giovedì 16 giugno 2011

Graffiare senza avere le unghie abbastanza lunghe.

Vorrei aprirmi. Cominciare dal naso, proprio nel mezzo alle sopracciglia, poi giù giù fino al collo, in mezzo al petto, al centro del senso, passare sopra l'ombelico e poi duplicare il taglio in modo che entrambe le gambe si aprano. Vorrei uscire da questo vestito di pelle e andare davanti a uno specchio: spellata. Grondante di sangue e con i muscoli vivi e pulsanti. Poi mi rotolerei nel sale per sentire quanto brucia. Quanto brucia la vita, quanto brucia il sangue sporco d'amore e di morte.

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